mercredi 22 février 2023

Mellini Ponce de Leon (Vincenzo) - Napoleone I all'Isola d'Elba

 


MELLINI PONCE DE LEON (Vincenzo).

Napoleone I all'Isola d'Elba. Nuova edizione de « L'Isola d'Elba durante il governo du Napoleone I » riveduta e corretta de Alberto Mellini Ponce de Leon con note bibliografiche rivedute ed ampliate da Clementina Rotondi.

Firenze, Leo S. Olschki - Editore, 1962.

 


In-8° (180 x 246 mm.)  sous reliure toilée verte et Rhodoïd d'éditeur, 298 p., illustrations hors texte en noir et en couleurs, exemplaire en bon état avec sa bande d'annonce.


Sur la bande d'annonce :
   
Le varie castella e fortezza dell'Isola d'Elba, nei secoli, non sono mai state riunite sotto un solo sovrano, né mai vi è stata una sovranità locale od un sovrano residente sul posto eccetto durante i fatidici dieci mesi (dal 3 maggio 1814 al 28 febbraio 1815) quando essa si trovò inaspettatamente unità e sovrana sotto il Grande Imperatore ed una sola bandiera, bianca con fascia rossa e tre api, sventolò in tutti i suoi porti e paesi e sui suoi bastimenti.
   Questo nuovo leggendario sovrano, e l'Autore vi insiste minuziosamente, dedicò diuturne ed instancabili cure ad organizzare il suo piccolo stato costruendo e progettando opere pubbliche, emanando leggi e regolamenti, affrontando ogni genere di problemi, come mai era stato fatto dai precedenti governi.
   L'Isola inoltre, poco nota e pochissimo frequentata da visitatori stranieri, si trovò ad un tratto ad essere oggetto di un vero pellegrinaggio di personaggi di marca, provenienti da ogni parte del mondo, che accorrevano a visitare il suo Sovrano, con evidenti notevoli benefici economici, ma sopratutto sentì da quei giorni di essere entrata nella Storia.
   Queste sono le più importanti ragioni che hanno determinato negli Elbani un vero e proprio culto per la memoria del Grande Còrso che permane vivo e sentito anche oggi.
   Ecco perché, chiunque ama l'Elba e si interessa alla personalità di Napoleone I quale si rivela durante questo breve ma intenso periodo, leggerà con diletto e con profitto questa rimarchevole opera che, scritta alla fine del secolo scorso, da un uomo appartenente ad una famiglia vari membri della quale furono al servizio di Napoleone, niente ha perso anche oggi della sua importanza storica e di fedele e documentata descrizione dell'ambiente, raccolta spesso dalla viva voce dei testimoni degli avvenimenti che vi si narrano.
   Su « Il Popolano » di Portoferraio il compianto avv. Leone Damiani, che fu un eminente e colto studioso di cose elbane scriveva il 29 agosto 1915 : « Ho letto la recensione sul Napoleone all'Elba di Vincenzo Mellini, pubblicata sul Popolano, e come ammiratore dell'opera multiforme del nostro illustre conterraneo, ne ho provato la più viva soddisfazione : il giudizio è consentaneo con quanti lessero, fino dalla sua pubblicazione, il libro del Mellini e lo salutarono meritatamente come un contributo prezioso alla storia Elbana. Mi permetto di prendere la penna sull'argomento per confermare il favorevole giudizio sull'opera del Mellini, che ho sempre ammirata, e alla cui vita dedicai di recente un mio lavoro. È apprezzabile il lavoro del Mellini, specialmente per la natura del materiale che offre agli studiosi, genuino e intatto.
   Nel consultare, per mio conto, varie volte, gli archivi di Portoferraio, vi ho trovato le traccie manoscritte degli studi del Mellini. Ma non solo dal Comune attinse notizie, ma anche dagli altri archivi dei Comuni Elbani, specialmente di Rio nell'Elba e Marciana e da quelli Parrocchiali, che sono spesso fonti di notizie veramente pregevoli. La stessa tecnica del suo libro, è la prova di questa continua e paziente indagine del nostro storico, che quasi ad ogni pagina, ad ogni periodo, ad ogni narrazione, ricorda la fonte da cui l'ha ricavata, sempre con ammirabile fedeltà e con quella finezza, che sono le doti degli scrittori veramente preclari. »
   E sullo stesso giornale Mario Bitossi, che è oggi Direttore del Corriere Elfano ed è stato uno dei più autorevoli fondatori e artefici del « Centro Nazionale di Studi Napoleonici e dell'Isola d'Elba » di Portoferraio, scriveva il 18 gennaio 1922 : « La figura di Vincenzo Mellini è tale che per forza uscirà dall'oblio immeritato quando qualche esperto ricercatore di storia paesana dovrà dissetarsi alla fonte delle sue opere, come è accaduto a me, modestissimo, un giorno che volli conoscere le belle pagine di eroismo, che gli elbani scrissero nell'anno 1799 cosi tempestoso per l'Isola nostra. Mi passarono di­nanzi le vivacissime note de I Francesi all'Elba e quelle piene di ricordi sul soggiorno e governo di Napoleone all'Elba, nella cui prefazione il mio compianto Maestro, Pietro Vigo, rende a Vincenzo Mellini l'omaggio dello storico moderno al paziente ed intelligente indagatore e ricostruttore di un periodo storico importantissimo. »

15 euros (code de commande : 00168).

 

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